Edizione 2019
Film che narrano l’arte culinaria accompagnati da una cena a tema.
Quinta edizione della rassegna itinerante nelle bocciofile torinesi, che nasce dalla passione per il cinema e l’enogastronomia, locale e sostenibile.
DOMENICA 9 GIUGNO – I VILLANI

I VILLANI
di Daniele De Michele, Italia (2018)
Daniele De Michele, conosciuto come Don Pasta, DJ, cuoco e filosofo è il regista di questo documentario che rappresenta con poesia e ironia, la resistenza di produttori, contadini e cuochi. Tra intimità famigliare e paesaggi incantevoli, la tradizione culinaria si intreccia alle storie personali dei protagonisti in cui lo spettatore può riconoscere stralci del proprio racconto personale, e cogliere il senso collettivo e culturale del cibo.La cucina italiana diventa atto politico e di rivendicazione, cercando faticosamente di prendere le distanza dalle retorica dello storytelling commerciale per mostrarsi della sua vera veste di cucina ”saggia, gustosa, parsimoniosa, rispettosa dei prodotti della terra e del mare.”
SABATO 15 GIUGNO – THE REUNION

THE REUNION
di A. Odell, Svezia (2013)
La vendetta, si sa, è un piatto che va servito freddo. Tutti coloro che sono stati vittime di prevaricazioni e bullismo in adolescenza, una volta diventati adulti sognano e temono di incontrare i loro “aguzzini” per fare pace con la propria sofferenza …ed è proprio quello che fa Anna Odell, regista, artista e performer controversa quando decide di inscenare la cena/ rimpatriata con i “bulli” che l’hanno tormentata ai tempi della scuola. Servendo portate di recriminazioni e cattiveria, Anna è ancora alla disperata ricerca di un confronto che fatica a trovare spazio. Un film/documentario, un atto artistico di liberazione (o vendetta?), che indaga i contrasti e le ambiguità delle emozioni più forti e che utilizza la metafora del bullismo per denunciare le zone d’ombre della società.
DOMENICA 30 GIUGNO – GOODBYE LENIN

GOODBYE LENIN
di W. Becker, Germania (2003)
Quanto amore può contenere un barattolo di cetriolini? Christiane, attivista e madre di famiglia nella Germania dell’est, entra in coma durante le manifestazioni che porteranno al crollo del regime comunista del 1989. Al suo risveglio, il muro è crollato, e la vita cambia rapidamente adeguandosi alle modernità del nuovo assetto capitalistico. Ma non per Christiane che viene preservata dallo shock del cambiamento epocale dal figlio Alex. Il ragazzo infatti, allestisce per la madre un socialismo vittorioso e aperto, lasciando intatto e migliorando il mondo in cui la madre a vissuto. Nostalgia e amore, nel dolcissimo film che guarda attraverso l’amore di un figlio, la caduta degli ideali, delle utopie, delle passioni che possono muovere le vite. Occhio che si piange.
DOMENICA 7 LUGLIO – PARENTI SERPENTI

PARENTI SERPENTI
di M. Monicelli, Italia (1992)
“Stai bene?! Son contenta!” Sarebbe bello poter dire che Parenti Serpenti sia ormai un film poco attuale. Invece non è così. Con perizia e cinismo il film mostra le dinamiche famigliari tutte italiane. Una famiglia, quella Italiana che fa della retorica dell’amore famigliare e delle feste comandate la sua ragion d’essere, salvo poi, tra un capitone e una spaghettata, pugnalarsi alle spalle senza pietà. Una delle commedie più belle e amare del cinema italiano, dove si ride a denti stretti tra gastriti e nostalgie dei bei tempi che furono. Non resta che imparare le velenose battute a memoria. Come quella che una sprezzante e fantastica Cinzia Leone sibila alla sua paffuta figlia aspirante velina “Ma cosa mangi?! Ma lo sai quante calorie ha?! Che poi mi vieni su con un c…o che fa provincia!”
SABATO 13 LUGLIO – L'AMORE HA 2 FACCE

L’AMORE HA 2 FACCE
di B. Streisand, Usa (1996)
Rose Morgan (Barbara Streisand) brillante professoressa di “letteratura romantica” all’università, è ossessionata dall’essere un “brutto anatroccolo”. Non ci sono uomini nella sua vita, fino all’incontro con il bellissimo e impacciato Gregory, intenzionato a trovare una donna con cui condividere la vita, ma con una categorica restrizione: niente sesso, per evitare le complicanze della passione. Il feeling è immediato, l’amore è nell’aria. Ma Rose, vuole veramente rinunciare alla passione? E’ pronta a sacrificare la sua indole romantica, o sarà disposta a cambiare imparando a volersi un po’ di bene? Il film è una ventata di leggerezza e buonumore. Ma il vero motivo per guardarlo è la presenza di Lauren Bacall, ex signora Bogart. A lei, cinica e (eternamente) bellissima sono affidati gli esilaranti dialoghi/ battibecchi con la Streisand. Proprio a Barbara va tutto il nostro appoggio per aver fatto interpretare a Lauren Bacall il ruolo della propria madre, in un atto masochistico quanto riuscito.