Edizione 2018
Film che narrano l’arte culinaria accompagnati da una cena a tema.
Quarta edizione della rassegna itinerante nelle bocciofile torinesi, che nasce dalla passione per il cinema e l’enogastronomia, locale e sostenibile.
DOMENICA 10 GIUGNO – SOUL KITCHEN

SOUL KITCHEN
di F. Akin, Germania (2009)
Zinos Kazantzakis è il giovane proprietario di origini greche del malandato e malmesso locale Soul Kitchen, in un vecchio magazzino di Amburgo. La cucina unta e precotta accompagna le difficoltà economiche e sentimentali di Zinos, pressato dagli ispettori delle tasse e inseguito dalla sfortuna. Oltre ad un mal di schiena lancinante, i compagni delle sue tragicomiche vicende sono uno chef “avventuroso”, una bellissima cameriera e un fratello col vizio del gioco che proprio non riesce a stare fuori dai guai. A rischio ci sono il locale e l’intera vita di Zinos. A tirarlo fuori dai problemi sarà il vitale melting-pot culturale della città, e un intervento del massaggiatore turco Kemal, lo Spaccaossa, che saprà sistemargli la schiena e indirizzarlo verso l’amore. Una commedia rock che mescola cinismo e buoni sentimenti in un mix perfetto.
L’evento fa parte del calendario di:

DOMENICA 17 GIUGNO – SENZA TRUCCO

SENZA TRUCCO
di G. Graglia, Italia (2011)
Senza Trucco è un documentario ideato, prodotto e diretto da Giulia Graglia e Marco Fiumara che parla di donne e vino naturale. Sono quattro le storie di vita : Elisabetta Foradori, Arianna Occhipinti, Nicoletta Bocca, Dora Forsoni dal Piemonte alla Sicilia con rigore, lealtà e amore per la vigna ci raccontano i significati del produrre vino naturale, senza trucchi. “È un film di silenzi, di neve che scricchiola sotto i piedi, di risate in cantina, di albe dal sole fiacco nei mesi della vendemmia, di suoni dei boschi, di uomini che seguono e ubbidiscono docili le quattro moschettiere del vino. È il ritratto placido del rigore etico di quattro contadine moderne, durante quattro stagioni di lavoro”. Insomma, un film da degustare.
SABATO 7 LUGLIO – IL PROFUMO DELLA PAPAYA VERDE

IL PROFUMO DELLA PAPAYA VERDE
di A. H. Tran, Vietnam (1993)
“La particolarità della papaya, è di essere una verdura che una volta matura diventa un dolce frutto”. Una favola vietnamita piena di garbo e semplicità, il film è stato premiato con la Camera d’Or al Festival di Cannes nel 1993 come Miglior Opera Prima. Mui è solo una bambina quando viene mandata in città, al servizio di una famiglia di commercianti in tessuti. La malinconica padrona di casa rivede in Mui la sua bambina perduta e nasce tra loro un affetto figliale ricco di tenerezza. In mezzo alle difficoltà della famiglia, Mui diventa grande conservando la sua dolcezza infantile e l’amore per la semplicità del quotidiano, fino al giorno in cui viene invitata a cambiare casa e a prendere servizio verso un giovane musicista.
SABATO 14 LUGLIO – LA SIGNORA AMMAZZATUTTI

LA SIGNORA AMMAZZATUTTI
di J. Waters, USA (1994)
Beverly Sutphin, irreprensibile madre di famiglia, tipica espressione della società perbenista statunitense, è lieta di servire colazioni nutrienti e pranzi amorevoli alla sua bella famiglia, nelle tipiche casette a schiera dei quartieri residenziali. Ma attenti a non farle un torto.
Con lucida freddezza Beverly elimina tutti coloro che intralciano la sua visione di vita perfetta, fosse anche solo rubandogli il posto auto. Ed è incredibile scoprire con quanta ferocia può essere usato un cosciotto arrosto. Al processo, Beverly Sutphin, forte della sua icona di madre e moglie americana sorprenderà tutti, incarnando vizi privati e sadiche virtù di un’intera comunità.
Un cult, una black comedy da vedere e rivedere per imparare a memoria le battute della splendida Katlheen Turner…e per ricordarsi di non indossare mai scarpe bianche dopo il 1 settembre (cit).